Etichettato: scusate il ritardo

Black Orchid, scusate il ritardo

Non sappiamo cosa sentano le piante. Come percepiscano il mondo, in che modo si sentano vive, quali sensi abbiano. Non sappiamo neanche se effettivamente “sentano” qualcosa: eppure – come qualsiasi altro essere vivente – crescono, muoiono, si moltiplicano e si trovano male se le sposti. Certo non sono esseri senzienti, ma a volte sono in grado di raccontarci storie. E, talvolta, lo fanno maledettamente bene.

Certe storie ti colpiscono come una lama di rasoio, ti lasciano stordito e incapace di digerirle per settimane. In qualche modo rimangono latenti e cominciano a caratterizzarti, a essere parte di te e del tuo modo di ragionare.

black orchid, Neil Gaiman

Una vignetta da Black Orchid

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Fables, scusate il ritardo

Per una volta, in una recensione non voglio parlarvi male di qualcosa. Per una volta, voglio mettermi comodo e scrivere di qualcosa che mi è piaciuto tanto, tantissimo. Qualcosa su cui non posso neanche pensare di fare commenti acidi. Scusate il ritardo.

Due settimane fa, girando per Termini, in uno dei miei viaggi random verso il meridione, mi sono imbattuto in un vecchio amico: tra le pile dei Bonelli, vecchi e nuovi, spuntava inverosimilmente la scritta “Vertigo” e il logo di Fables. Mi sono venute quasi le lacrime.

c'era una volta fables recensione

Una delle tavole del fumetto di Bill Willingham

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